Regole nuove per programmare un nuovo stile di accoglienza dopo la quarantena.
Ieri ho sentito al telefono una cara amica la quale mi ha chiesto: quando ci vediamo? Dai organizziamo qualcosa. Le ho detto di si ma con poco entusiasmo, lasciando cadere la proposta. La cosa mi ha fatto riflettere perché o amo organizzare, avere ospiti, cucinare e quindi non ho capito la mia incertezza. Con calma ho ripensato ai dubbi che mi erano sorti, le incertezze che mi avevano impedito di dire subito di si, quindi ho stilato un elenco delle cose che dovremo organizzare, le nuove abitudini, come gestire la tavola e la cena. Badate bene è tutto nuovo, fatto con buonsenso, non ci sono riferimenti pregressi, nessuna regola delle nuove buone maniere è scolpita sulla pietra.
Arrivo degli amici, le scarpe?
Tempo fa ho letto su Fb ( prima del corona virus)un commento feroce di una signora che invitata a cena si era sentita chiedere di togliersi le scarpe sul pianerottolo e in più le erano state offerte un paio di ciabatte usate. Credo che adesso questo possa essere una prassi normale, Noi a casa all’ingresso ci togliamo le scarpe, non vedo perché non si possa chiederlo agli ospiti considerato il difficile momento sanitario. Sarà cura della padrona di casa mettere a disposizione delle ciabattine monouso o lavabili e consiglio anche di mettere a disposizione uno sgabello in modo da garantire la seduta agevolando l’operazione. Consiglio l’ingresso, non il pianerottolo, tranne che non abitiate in una casa singola. Per le signore che lamentano che il loro outfit prevede il tacco 12 consiglio in questo periodo gonne gitane o pantaloni alla pescatora. Ovviamente se ricevete in giardino la cosa è diversa, all’aperto siamo più liberi, anche il comune di Firenze ha concesso spazi all’aperto ai ristoranti.
Cosa si porta l’ospite?
Ovviamente avrà la propria mascherina, la padrona di casa lo accoglierà con la mascherina, e autorizzerà i propri ospiti a toglierla per l’accesso a tavola.
Cosa fare quando arrivano gli ospiti?
Prima di tutto evitiamo gli assembramenti all’ingresso, non perdiamo l’abitudine al distanziamento sociale, gli ospiti si faranno entrare uno alla volta, fatto salvo i nuclei familiari conviventi.
Non dimentichiamo poi una regola principale: lavarsi le mani. Quindi si indicherà all’ospite il bagno dove avrà a disposizione sapone liquido con diffusore, igienizzante e salviettine monouso o asciugamani anche quelli piccoli tipo bidet, messi in bagno in quantità ideale da permettere l’uso singolo.
Come organizzo il pranzo ?
Direi che sono categoricamente esclusi i buffet e i giri di finger food ( si mangiano con le mani, brrrrr)
Meglio a sedere rispettando il limite del metro di distanza, unica eccezione per i conviventi. Prevedete quindi sedie distanziate messe a scacchiera. Considerato che non tutti hanno a disposizione fratine, limitate il numero degli invitati, una cerchi ristretta di amici selezionati. ( a proposito di selezione mi è giunta voce che qualcuno chiede se è stato fatto il test sierologico! o meglio ancora il tampone).
Cautele
- Servire pasti in porzioni singole già impiattati
- Evitare i piatti centrotavola da servirsi da soli, le posate passano di mano in mano, cosa sconsiderata!
- Mettere per tutti i commensali il piattino del pane con del pane dentro che avrete avuto cura di predisporre muniti di guanti, Se non avere il piattino da pane usate quello delle tazzine da caffè
- il servizio dell’acqua e del vino può comportare spiacevoli scivoloni. Se c’è qualcuno che serve problema risolto, , diversamente si incarica il padrone di casa o un commensale. Che munito di guanti farà un passaggio per tutti gli ospiti. Oppure igienizzate le bottiglie e chi serve curi di avere le mani igienizzate.
Ancora suggerimenti
- E’ vietato agli ospiti entrare in cucina, zona off limits.
- I padroni di casa cureranno l’igiene e la disinfettazione dei piani di lavoro e di servizio.
- E’ vietato poggiare la borsa sulla tavola, regola tra l’altro vietata dal galateo, che dice MAI la borsa sul tavolo anche per un fatto igenico e tanto più oggi sarebbe una grave scortesia per chi vi ospita.
- Non accendere il condizionatore, meglio morire di caldo che di corona virus
La conversazione socievole
Questo il termine che nel protocollo si usa per indicare il tipo di conversazione che si tiene durante i pranzi ufficiali. Un piccolo consiglio, sono tempi duri, sappiamo tutto sul corona virus, siamo tutti infettivologi e virologi, evitiamo di continuare a parlarne. Tutti vogliamo uscire, l’ ospite ha fatto uno sforzo organizzativo, ha riuniti gli amici manifestando il suo desiderio di stare insieme, allora parliamo di cose amene,una cena dalla quale si va via depressi non si ricorda come una serata di successo.
crediti: foto mie, dal web, freepic
